
Carlos Atoche
Artist’s life
Con lo zaino pieno di colori sulle spalle, portando avanti la filosofia dell’artista-mochilero, Atoche ha sparso per l’Italia, l’Europa e altri Paesi (Marocco, Cina, Perù, Vietnam) opere inconfondibili per i richiami al mondo classico e rinascimentale, fusi alle sue origini andine, all’identità mediterranea e alle variegate influenze culturali acquisite durante i suoi viaggi.
” Lo studio di Eiffel “

” Il gatto di Velazquez “

“Incisione su lineolum”
«Mi interessa la potenza espressiva del segno grafico, la costruzione dell’immagine attraverso la luce»

” Il gatto di Velazquez “
Antoine de Saint-Exupery

” Lo studio di Eiffel “
“Autoritratto alla maniera bizantina”
L’artista propone costanti riferimenti al passato, spesso elaborando delle precise citazioni, non come una fedele ripresentazione dei modelli antichi, piuttosto come una “riscoperta”delle comuni radici culturali, che vengono filtrate e arricchite dalla sensibilità “infantile” e “primitiva” dell’artista.


“Autoritratto alla maniera bizantina”
L’artista propone costanti riferimenti al passato, spesso elaborando delle precise citazioni, non come una fedele ripresentazione dei modelli antichi, piuttosto come una “riscoperta”delle comuni radici culturali, che vengono filtrate e arricchite dalla sensibilità “infantile” e “primitiva” dell’artista.